12° giornata: Milano, Asiago, Legnaro e Cittadella sorridono l’ultima dell’anno.

12° giornata: Milano, Asiago, Legnaro e Cittadella sorridono l’ultima dell’anno.

Ultima giornata del vecchio anno. Anno che lascia in eredità al suo successore una classifica ben delineata, con tante conferme, Milano e Asiago su tutte, ma anche Legnaro, che si attesta saldamente al terzo posto e prende ulteriore vantaggio su Verona nello scontro diretto. Sono i ragazzi terribili di Buzzo che hanno lasciato a bocca aperta questo buon vecchio 2023 ormai prossimo alla pensione. Poco sotto Cittadella esce dalle forche caudine di due settimane impossibili e ritrova il sorriso, rosicchiando qualche punto al Verona. Le due acerrime avversarie venete ora sono vicine, vicinissime e inizieranno questo 2024 gomito a gomito sui blocchi di partenza, pronte entrambe per assestare la spallata per buttare fuori dalla pista l’avversario. In palio c’è il quarto posto. Edera è ormai abituata a giocare il ruolo di Outsider, ed è sempre un mistero, sempre pericolosa, sempre lì, seppure mai vistosamente nelle posizioni di testa; una mina vagante pronta ad esplodere delle mani che meno ti aspetti. Giù in fondo le due deluse. Torre Pellice guarda in alto e rimpiange i tempi in cui se la batteva nel mezzo della mischia (è passato solo un anno), come un vecchio marinaio che guarda il mare e ricorda giorni di gloria e avventure. Tergeste ci sta provando, con una squadra giovane che deve fare tanta tanta esperienza e qualche segnale positivo, il primo è il sorriso col quale scendono in campo ogni maledetto sabato.
Cittadella HP – Tergeste Tigers 6 – 2Cittadella è la squadra più punk del campionato. Genio e sregolatezza, capace di alternare prestazioni di fuoco a crolli vertiginosi di concentrazione e prestazione; spesso durante la stessa partita. Vengono da due settimane impossibili dopo aver perso contro Asiago (giocando bene) e Milano (giocando molto meno bene) e hanno la possibilità di ricaricarsi di punti e morale in casa contro il fanalino di coda del campionato. Quindi pensano bene di complicarsi subito le cose lasciando che gli ospiti passino in vantaggio con Nicholas Angeli (0 – 1). I ragazzi di Trieste nel primo tempo non giocano affatto male e tengono sulle spine i padroni di casa che pareggiano con Torni e passano in vantaggio con Tschuma (2 – 1). Un vantaggio risicato che non fa dormire sonni tranquilli a Cittadelle e dà speranze a Tergeste.Nella ripresa i padroni di casa si svegliano di botto dal loro torpore e conquistano terreno, sempre più terreno e nel giro di cinque minuti prendono il largo. Vanno in rete Francon, Tschuma e Sambugaro (5 – 1). A cinque minuti dalla fine arriva anche il 6 – 1 in inferiorità firmato Sambugaro. Sul finire Nicholas Angeli si regala la doppietta personale siglando il 6 – 2. Un Tergeste cuore e sorriso che ci prova e che inizia a vedere qualche segnale positivo da portarsi nel nuovo anno.
Tschuma (Cittadella): “All’inizio della partita sembra non girare niente. Le molte buone azioni e un possesso di disco quasi continuo non hanno portato nessun gol e anzi ne abbiamo subito uno che potevamo evitare. Questo ci ha fatto cambiare registro e finalmente abbiamo giocato come sappiamo fare”.
Montenesi (Tergeste): “Il primo tempo siamo riusciti ad ottenere un buon risultato, riuscendo anche a creare delle belle occasioni nella parte offensiva, ma soprattutto nella parte difensiva che siamo riusciti a gestire bene. Nonostante ciò, purtroppo, durante il secondo tempo la squadra avversaria ha aumentato il passo e ci siamo trovati un attimo in difficoltà a causa di qualche piccolo errore da parte nostra e il risultato si è ribaltato. Abbiamo subito una sconfitta ma siamo usciti a testa alta ed abbiamo capito su cosa lavorare per il prossimo match che sarà il derby in casa. A mio parere, questa partita ci è servita per sperimentare nuove tecniche di gioco e ci sarà utile per migliorare l’intesa della squadra. Nonostante tutto, dobbiamo ancora lavorare molto se vogliamo portare a casa risultati!”
 
CUS Verona – Fox Hockey 2 – 3Se Cittadella è punk, Legnaro è una squadra decisamente rock. Giovane, spavalda, spregiudicata e terza in classifica. Respinge indietro dopo una partita tirata l’assalto del Verona vincendo uno scontro diretto fuori casa che vale oro. Partita tirata, dicevamo, perchè le due squadre hanno dato vita ad una battaglia in campo, nella quale si è segnato poco, ma si è combattuto tanto. Dopo cinque minuti di gioco passano in vantaggio gli ospiti grazie alla rete di Carron (0 – 1), fino all’intervallo non si segna più, con tante azioni da entrambe le parti e qualche inferiorità numerica che però Legnaro riesce a sfruttare.Nella ripresa ci riesce invece Verona, che con l’uomo in più impatta la partita grazie al gol della garanzia Crivellari (1 – 1). Mancano tre minuti alla fine quando Legnaro mette la freccia. Gol di Pietrobon e nuovo sorpasso (1 – 2). Nel tentativo di forcing i padroni di casa prendono una nuova inferiorità, ma stavolta Legnaro non fa sconti e allarga il divario di nuovo con Pietrobon (1 – 3). Non si danni per vinti i padroni di casa che a 41” dalla sirena riaprono la partita con Pernigo (2 – 3), ma ormai è troppo tardi. Legnaro torna a casa con punti, terzo posto e margine sulla diretta inseguitrice aumentato. Jackpot.
Zabbari (Legnaro): “Era una partita importante per noi per allungare sul Verona e ci siamo riusciti. Vincere su questo campo non è mai facile ma siamo stati uniti e concentrati e abbiamo portato a casa l’intera posta in paglio. Ora possiamo goderci il momento e le vacanze, auguri a tutti!”
 
Old Style Torre Pellice – Asiago Vipers 3 – 7Se Legnaro è rock, Asiago è metal. Con la velocità e il ritmo di una squadra dalla panchina lunga e infarcita di giovanissimi talenti. Spietata e continua come non si vedeva da tempo in casa Vipers l’anno finisce sicuramente nel migliore dei modi. A farne le spese stavolta è Torre Pellice, in casa della quale non è mai facile giocare, ma i ragazzi di coach Rigoni non hanno paura di nulla quest’anno. Si sorride poco in casa Old Style, dove i fasti del campionato scorso sono un ricordo e dopo prestazioni belle, premiate da pochissime soddisfazioni, stavolta c’è poca storia. Asiago va subito avanti di quattro lunghezze grazie ai gol di Tessari (2),
Rodeghiero e Corà (0 – 4). Albis a metà tempo cerca di riaccendere le speranze dei padroni di casa (1 – 4), ma le velleità di rimonta vengono subito frustrate da Alessandro Rossetto che insacca l’1 – 5.Nella ripresa sono ancora i Vipers a dilagare e ancora Alessandro Rossetto che sigla l’1 – 6. Rigoni manda in panca Facchinetti e lancia Stella a difendere la porta veneta. Gli ospiti abbassano inevitabilmente un po’ la guardia e Torre Pellice ne approfitta per ridurre il distacco con Beccaria (2 – 6). E’ Lievore ad allungare ancora siglando il gol del 2 – 7. A poco più di 2’ dalla fine arriva la marcatura di De Biasio che porta il risultato sul definitivo 3 – 7. Asiago avrebbe dovuto salutare il 2023 con il sorriso, spento, purtroppo dal lutto familiare che ha colpito in settimana il Presidente Fabio Forte, cui vanno le nostre sentite condoglianze.
Montanari (Torre Pellice): “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Asiago è una squadra forte, anche se aveva un po’ di assenze. È un peccato perché contro le squadre forti si dovrebbe cogliere l’occasione per alzare il ritmo e adattarsi al livello più alto. Invece abbiamo avuto l’atteggiamento sbagliato per quasi tutta la partita. Speriamo di incominciare l’anno nuovo con uno spirito diverso e far fruttare un potenziale che sicuramente c’è. Colgo l’occasione per augurare buone feste a tutti gli appassionati del nostro sport”.Lievore (Asiago): ”Abbiamo giocato un’ottima partita gestendola fin dall’inizio e senza grossi rischi, mantenendo la concentrazione e una buona intensità di gioco”.
 
Edera Trieste – Milano House@Quanta 2 – 7E se Asiago è metal, Milano è Jazz. Puntuale, precisa, pulita, implacabile. Una squadra che fa quello che deve, forte del talento assoluto con cui è sapientemente costruita. Deve arrendersi in casa Edera, che pure è in grado, quando vuole, di mettere in difficoltà chiunque. Ma il Quanta finisce l’anno in crescendo di gioco e prestazione e dopo il rodaggio ha lasciato andare il motore a pieni giri. Il primo tempo si chiude già con un rotondo 0 – 5 con in gol di Ferrari, Bellini (3) e Lettera.Nella ripresa gli ospiti calano il ritmo e si concedono qualche sbavatura di troppo. Ne approfitta Pirnar che accorcia le distanze (1 – 5). Lettera rimette le cose in chiaro sfruttando una superiorità che porta Milano sull’1 – 6, poi è Cocozza ad andare ancora in rete (2 – 6). A mettere la parola fine è il solito Andrea Bellini che segna la rete del definitivo 2 – 7. Milano esce dal campo ancora in testa alla classifica e si ha tutta l’impressione che bisognerà aspettare lo scontro diretto con Asiago per vedere smuoversi qualcosa nei piani alti. Mentre Edera saluta l’anno vecchio tra luci ed ombre. La mina vagante del campionato finora non è esplosa nelle mani di nessuno, chissà se l’anno nuovo la premiata ditta Cocozza, Degano &co ci saprà regalare qualche sorpresa.
Gallessi Quarantotto (Edera): “Eravamo consapevoli che sarebbe stata una partita molto difficile, ma non siamo riusciti a concentrarci per contenere i nostri avversari. Abbiamo commesso troppi errori personali, e questo ha permesso alla compagine milanese di portarsi avanti di 5 reti nel primo tempo, sfruttando tutte le occasioni a loro favore. Nel secondo tempo, invece, siamo stati piu in grado di limitare i danni, chiudendo con un parziale di 2 a 2. Complimenti al Milano per l’ottima partita e i nostri più sinceri auguri di Buon Natale e Buon Anno”.
Mariani (Milano): “Primo tempo tatticamente perfetto con poche e leggere sbavature ma un secondo tempo con un leggero calo di intensità che ci è costato due gol. Anno comunque concluso con una vittoria che ci lascia in testa, che era l’obbiettivo di questa trasferta”.
 
La Classifica:
1
Milano House@Quanta
34
2
 Asiago Vipers
34
3
Fox Hockey
24
4
CUS Verona
17
5
Cittadella HP
15
6
Edera Trieste
12
7
Old Style Torre Pellice
6
8
Tergeste Tigers
2
foto: Mirco Zaramella

Fonte: Federazione Italiana Sport Rotellistici